Gita in barca con i pirati a Djerba: tra miti e realtà

Immagina di salire a bordo di un’imbarcazione d’altri tempi, con vele al vento e il profumo del mare che ti accarezza il viso. Sei sul ponte di una vera nave dei pirati, circondato da marinai djerbini (insomma non aspettarti Johnny Depp!) in costumi sgargianti, risate di bambini, tamburi che battono ritmi africani, e un cielo blu che si fonde all’infinito col Mediterraneo.

È mattina presto, il sole comincia a scaldare la pelle e l’adrenalina sale mentre si salpa dal porto di Houmt Souk. I marinai-pirati ti accolgono con canti, danze, e scherzi: non sei più un semplice turista, sei parte dell’equipaggio. A bordo si ride, si balla, si gioca. Se hai fortuna, potresti persino avvistare i delfini, che scortano la nave come guardiani silenziosi.

Dopo un’ora di navigazione, appare all’orizzonte una lingua di sabbia bianca: l’Isola dei Fenicotteri. Una piccola meraviglia nel cuore del mare, dove l’acqua è così limpida da sembrare vetro liquido. Ti getti tra le onde, nuoti, esplori, ti lasci trasportare dalla bellezza selvaggia di questo angolo di paradiso.

Sotto le palme, all’ombra di un piccolo accampamento berbero, ti attende un pranzo autentico tunisino: couscous profumato, brik croccanti, pesce grigliato, pane caldo, frutta fresca e tè alla menta servito col sorriso. Intorno a te, i pirati trasformano il momento in festa: danze folkloristiche, tamburi che vibrano nel petto, e bambini che si rincorrono con il viso dipinto.

Il tempo sembra fermarsi.

Nel pomeriggio, il mare ti culla dolcemente nel viaggio di ritorno. Sei stanco, sì, ma felice. Hai vissuto un’avventura vera, non una semplice escursione. Hai lasciato per qualche ora la realtà, per navigare tra sogno, leggenda e natura incontaminata.