Rovine di Gede, Kenya

Le rovine di Gede, in Kenya, sono una delle principali attrazioni che si possono vedere. Si tratta di uno dei siti archeologici meglio conservati del Kenya. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, con il racconto della mia personale esperienza.

Gede: città fantasma

Venni a sapere delle rovine di Gede per caso. Stavo andando verso lo Tsavo Est per fare il safari e appunto durante il tragitto la guida mi disse che alla mia sinistra c’era questo sito archeologico dove tra l’altro vivevano numerose scimmie. Ovviamente la mia domanda fu d’obbligo: “Si possono vedere le scimmie?”. “Certo” mi risponde la guida. E cosa aspettavo a dirmelo? Mi dissi dentro di me. 

È vero, in Kenya esistono anche il mare con acque cristalline e spiagge bellissime (per esempio vedi l’escursione Che Shale e isola di Robinson). Ma io non sono una da mare, altrimenti sarei andata alle Maldive. Io sono una da animali e io in Kenya ci sono andata per loro, per le mie bellissime creature pelose e non. Quindi, non potevo farmi mancare la visita alle scimmie e al sito archeologico.

Affare fatto. Quando il giorno dopo saremmo tornati dal safari, e dato che le rovine di Gede si trovavano proprio sulla strada del ritorno, ci saremmo fermati per la visita. In realtà, il giorno dopo, prima andammo in hotel a farci una doccia e a cambiarci, poi ripartimmo alla volta di Gede.

(Tutte le cose che nascono per caso, sono le più belle).

rovine di gede kenya, punto di rotta

Città fantasma inspiegabilmente abbandonata

Gede si trova a 7 km da Watamu e le rovine di Gede rappresentano il sito archeologico più importante della costa kenyota.

Sono le rovine di quanto rimane di una imponente città di mercanti islamica del XIII secolo, inspiegabilmente abbandonata intorno al XVIII secolo dai suoi abitanti. Si rilevano in particolare le tre moschee e la casa del sultano. Probabilmente l’abbandono si deve all’esaurimento della falda acquifera che garantiva il benessere della città, dove vivevano migliaia di persone.

Dichiarato monumento nazionale nel 1927 e Parco Nazionale nel 1948, le rovine di Gede sono immerse in una vegetazione di baobab e altre piante dai benefici preziosi. Questa vegetazione rende il sito incantato; ritrovandosi così a passeggiare in un’ambientazione fiabesca…

Dulcis in fundo, le rovine ospitano anche cercopitechi, simpatiche scimmiette non aggressive e abituate a relazionarsi con l’uomo che accompagnano i turisti durante la visita del sito. In particolare, il loro core business è l’accoglienza all’ingresso: in cambio di gustose banane e noccioline, vi daranno il benvenuto con simpatia e dolcezza. 

Rovine di Gede: come si svolge l’escursione

L’escursione alle rovine di Gede dura mezza giornata. Partirai al mattino o al pomeriggio dal tuo hotel e raggiungerai il sito in auto. Una volta arrivati, una guita locale parlante italiano e molto preparata sulla storia locale ti attenderà per iniziare il tour. Ma non prima di…

Banane e noccioline per le scimmiette

All’esterno del sito, noterai che ci sono delle bancarelle che vendono, oltre artigianato locale, banane e noccioline. E che ci sono tante piccole borse di paglia appese. Non avevo capito bene perché. Anzi, pensavo vendessero borse. Poi la guida mi disse di acquistare banane e noccioline. Gli dissi che non ne avevo voglia e che al massimo avrei comprato una borsa, tanto erano carine. 

Mi rendo conto che a volte mi perdo proprio in un bicchier d’acqua: le banane e le noccioline non erano per noi umani – o, meglio, non erano principalmente per noi umani – , ma per le scimmiette!!! E le borse non erano in vendita, ma servivano per trasportare banane e noccioline che dovevano essere rigorosamente nascoste, ovvero non a portata di.mano, ops, di zampa!

E così comprai, felice come una bimba, banane e noccioline, che la signora kenyota della bancarella mise nella borsa che portai poi a tracolla. E così ero pure felice di avere la mia borsetta di paglia. La brutta notizia fu però che la borsetta non era in vendita ma andava restituita alla fine della visita del sito.

rovine di gede kenya, punto di rotta

Una accoglienza davvero speciale

Finalmente, con la mia borsetta a tracolla piena di banane e noccioline, entrai nel sito. Vedevo solo piante. Pensai che non era un giorno fortunato per vedere le scimmie, perché. non ce n’era traccia. La guida inizia a spiegarmi tante belle e interessanti cose. Ma lo ascoltavo solo con un orecchio. Perché i miei occhi aspettavano invece di vedere le scimmiette. Non feci in tempo di pensare di essere sfortunata quando iniziai a notare tante bellissime e lunghe code saltellare da una parte e l’altra. Ecco le scimmie!

In Kenya sono tornata bambina e lo si percepiva dai lineamenti del mio viso, finalmente felice. Amo follemente gli animali (altrimenti non avrei fondato www.ormedifferenti.it) e quando sono nel mio habitat naturale, ovvero tra gli animali, divento veramente un’altra persona. Sorrido, per esempio.

All’improvviso, venni letteralmente assalita da numerose scimmiette e a condurre il gioco furono loro: ovvero, banane e noccioline. Ridevo come una pazza perché quelle simpatiche scimmiette non avevano proprio ritegno. Mi sono saltate anche sulla testa. Ma io, lo ripeto, in quel momento ero la persona più felice del mondo! Capii più tardi che se non volevo trovarmele sulla testa e appese alle mie gambe, banane e noccioline dovevo tenerle o nella borsetta o in tasca. Se le tenevo in mano non mi avrebbero fatto fare nemmeno due passi (e forse era quello che desideravo).

Dopo essere stata piacevolmente coinvolta in questo strepitoso e dolcissimo spettacolo, è iniziato il tour del sito. 

rovine di gede kenya, punto di rotta

Il tour del sito

Ovviamente era la parte che mi interessava meno (ti svelo una cosa: la storia non mi è mai piaciuta). Per fortuna tra un racconto storico e l’altro, c’era qualche baobab o pianta dai benefici preziosi che catturavano la mia attenzione. Per esempio, è stato interessante conoscere la differenza tra baobab femmina e baobab maschio. E la guida era pure simpatica nello spiegare perché in mezzo ci metteva sempre qualche battuta maliziosa… È stata poi la volta del desiderio. la guida mi disse di abbracciare un baobab e di esprimere un desiderio. Lo feci. E devo dire che si sta piano piano realizzando… sarà la magia dell’Africa?

Pensavo che le scimmiette fossero solo all’ingresso e invece erano ovunque, anche tra le rovine, e così il tour è stato più leggero e apprezzabile.

Le cose più impressionanti che ho visto nel sito sono stati i pozzi: profondi anche 50 metri, non sono riuscita a guardare giù. È vero che erano protetti, ma erano davvero inquietanti. Solo uno, più piccolino, non era protetto. Dissi alla guida che era pericoloso. Mi rispose che era compito della dirigenza pensarci. Speriamo che nessuno cada giù, nel frattempo.

Il tour è finito con una bella lavata di mani nei bagni presenti nel sito. Ma è stato lo sporco più bello della vacanza.

Se vuoi prenotare questa escursione, qui trovi il costo, oppure scrivimi. Come travel designer posso organizzare per te ogni escursione, compreso i safari, e una bellissima vacanza (anche fai da te) in Kenya.

rovine di gede kenya, punto di rotta

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