Safari in Kenya:
un sogno che ti resta addosso
Ero emozionatissima: finalmente avrei fatto il mio primo (già perché spero ce ne siano tanti altri) safari in Kenya. E un safari in Kenya non è soltanto un viaggio, una semplice vacanza, ma una esperienza che ti cambia dentro. Che volente o nolente, ti segna. E nel mio caso, mi ha illuminato su una cosa che voglio fare da tanto tempo, ma questo nel caso sarà un altro post. Intanto, ecco perché fare un safari in Kenya, dove dormire nella Savana, i prezzi e alcuni consigli.
5 motivi per fare un safari in Kenya
C’è qualcosa di profondamente magico nel Kenya. Non è solo la vastità dei suoi paesaggi o la ricchezza della fauna: è quel senso di libertà che si respira non appena si mette piede nella Savana. È il silenzio interrotto da un barrito in lontananza, è il sole che sorge tra i baobab, è l’attesa prima di un avvistamento che ti toglierà il fiato, è l’odore della terra rossa, l’emozione di vedere un leone libero, nel suo habitat (perché lì dovrebbero vivere gli animali, vero?), o due leonesse che fanno allogrooming, il game driver, le jeep che sfrecciano veloci alla ricerca degli animali, le ruote bucate…
Io ho provato anche un grande rispetto. Rispetto per un ambiente in cui siamo rigorosamente ospiti. Dove vince la forza della natura, di fronte alla quale ti senti immensamente piccolo.
Un safari in Kenya non è semplicemente un viaggio, è una esperienza che ti entra dentro, ti trasforma e ti resta nel cuore. Ecco perché, almeno una volta nella vita, bisognerebbe viverlo. Ed è stato uno dei regali più belli che mi sono fatta ultimamente.
Ecco, secondo me, 5 motivi per cui fare un safari in Kenya.
Il Kenya è la culla del safari
Il termine safari nasce proprio in questa terra. Safari in swahili (la lingua che si parla in Kenya, oltre l’inglese) significa proprio viaggio! Ma qui è molto di più di questo: è un rito, un richiamo ancestrale al contatto con la natura.
Il Kenya è uno dei paesi africani più attrezzati e affascinanti per chi vuole vivere una autentica esperienza di safari.
Il Kenya è la culla del safari: ha infatti una lunga tradizione nell’organizzazione di safari autentici e sostenibili, con guide esperte, parchi ben organizzati e una tradizione secolare nella ospitalità: tutto è pensato per farti vivere la Savana nel modo più vero possibile.
Una biodiversità incredibile
Dai grandi felini del Masai Mara agli elefanti di Amboseli con il Kilimangiaro sullo sfondo, dai rinoceronti di Ol Pejeta agli scenari lunari e ai fenicotteri rosa del lago Nakuru… il Kenya è uno dei paesi con la maggiore varietà di paesaggi e fauna selvatica.
Qui puoi vedere i famosi Big Five e molto, molto di più. Ogni parco ha una identità unica, ogni game drive è diverso dal precedente. E anche quando gli animali non si vedono, il paesaggio ti lascia senza parole.
Quando prenotai il safari avevo paura di non vedere nemmeno un animale. Il direttore della struttura in cui pernottavo (la trovi qui: Dove alloggiare a Malindi: Scorpio Villas) mi disse: anche se non dovessi vedere animali, vedrai paesaggi che solo la Savana ti può offrire. Aveva ragione.
La grande migrazione: uno spettacolo unico al mondo
Uno dei più grandi spettacoli della natura: ogni anno, tra luglio e ottobre, milioni di gnu, zebre e gazzelle attraversano il fiume Mara, in cerca di pascoli freschi, dando vita a un evento che lascia senza fiato.
È uno degli eventi naturali più incredibili al mondo, e poterlo vivere dal vivo è una esperienza che lascia senza parole. Molti viaggiatori scelgono il Masai Mara proprio per vedere la migrazione.
Il Kenya, insieme alla Tanzania, è uno dei pochi luoghi dove questo spettacolo avviene. E quando ti trovi lì, in silenzio, a osservare questa danza della vita (e della sopravvivenza) ti rendi conto di quanto siamo piccoli di fronte alla potenza della natura.
L’incontro con le culture locali
Un safari in Kenya è anche l’occasione per incontrare comunità come i Masai e capire come tradizioni ancestrali – e anche religioni – convivano con la natura in modo armonioso.
Un safari in Kenya non è solo natura. È anche cultura, umanità, incontro. Visitare un villaggio Masai, ascoltare storie intorno al fuoco, conoscere tradizioni che si tramandano da generazioni… Sono momenti che danno profondità al viaggio, che ti fanno sentire parte di qualcosa più grande. E che ti insegnano a vedere il mondo con occhi nuovi.
Da quando sono tornata, non dico che vedo il mondo con occhi nuovi, ma certo è che alcune cose hanno assunto un significato e un valore diverso. Che talvolta, anche se con le difficoltà che la vita mi pone sul cammino, queste cose mi fanno sentire comunque fortunata. Di avere l’acqua, un piatto di pasta, i soldi per il pullman o per comprare le medicine, e capire che alla fine fare due passi in più al giorno perché non ho l’auto non è la fine del mondo, anzi…
Un’esperienza che ti cambia
Non esagero nel dire che un safari in Kenya è un’esperienza che lascia il segno. Ti insegna a rallentare, a osservare, ad ascoltare. Ti riporta a un contatto profondo con la natura, a quella parte di noi che troppo spesso dimentichiamo. È un ritorno alle origini, alla semplicità, all’essenziale. Non per niente, chi torna da un safari spesso parla di connessione con la natura, di un senso di pace profonda.
Io so solo che non vedo l’ora che torni il charter a luglio per comprare il biglietto aereo e tornare in quella terra stupenda, che mi ha fatto sentire, anche se per poco tempo, come a casa e in cui io mi sono sentita a casa. Serena, contenta, felice, libera e piena d’amore, quello dei miei amatissimi animali (sai che sono una operatrice esperta in etologia relazionale e che ho fondato ormedifferenti.it? No, allora vai a vedere subito il sito e se, come me ami gli animali, sono sicura che ti piacerà!).
Dormire nella Savana: l’esperienza del Manyatta Camp
Durante il mio safari ho soggiornato al Manyatta Camp e non potevo essere più fortunata. Un lodge immerso nella natura, dove l’avventura incontra il comfort. Le tende sono spaziose, accoglienti e affacciate direttamente sulla natura e su una piccola piscina privata all’aperto, con quel perfetto equilibrio tra avventura e comfort.
Al tramonto, il cielo si tinge di arancio e la luce entra delicata tra i tessuti, creando una atmosfera magica. Di notte senti i suoni della savana, al mattino ti svegli con la luce dorata dell’alba che filtra tra gli alberi.
Il personale del Manyatta Camp è attento e cordiale. Il cibo è davvero delizioso, ogni pasto è un momento di piacere con piatti gustosi soprattutto locali e ben curati.
C’è una sensazione di pace, al Manyatta Camp, che è difficile descrivere. È il tipo di posto che non dimentichi facilmente. Un vero rifugio nel cuore selvaggio del Kenya.
(Ho pagato di più rispetto agli altri viaggiatori che hanno soggiornato in un altro hotel che però non si sono trovati bene: la qualità si paga, in tutte le cose, e soprattutto in un safari!).
Ma il dettaglio che non dimenticherò mai, sai qual è? Le scimmie! Le vedi gironzolare nel camp, curiose e vivaci, ma di notte, mentre tu dormi, si divertono a saltare sul tetto della tua tenda e a tuffarsi nella piscina. Così, tutta la notte. Ma le ho amate tantissimo anche se mi hanno disturbato il sonno!
Il Manyatta Camp è ideale da chi cerca un’esperienza autentica ma accessibile. È un luogo che riesce a farti sentire parte della Savana, senza rinunciare a quel minimo di coccole che rendono l’esperienza ancora più speciale.
Safari in Kenya: quale scegliere
Per scegliere un safari in Kenya, dovresti considerare:
- i parchi nazionali,
- la fauna selvatica,
- il periodo dell’anno.
Tra i parchi nazionali più consigliati:
- Masai Mara National Reserve: la riserva più famosa del Kenya, dove si può assistere alla grande migrazione degli animali (gnu, zebre, gazzelle);
- Parco Nazionale Amboseli: un luogo ideale per gli amanti del birdwatching, con circa 600 specie di uccelli; noto per la presenza di elefanti;
- Tsavo Est e Ovest: il parco più a portata di portafogli e gettonato dove pullulano elefanti, zebre, giraffe, ippopotami, coccodrilli e simpatici babbuini.
Safari in Kenya: prezzi
Diciamolo subito: un safari in kenya costa e il prezzo dipende dal parco, dal numero di giorni, dal lodge.
In genere, il prezzo varia da 300 € nello Tsavo Est (due giorni e una notte) a 2.000 € con il Masai Mara (6 giorni e 5 notti).
Safari in Kenya + mare 7 giorni
Al Safari in Kenya si può aggiungere un soggiorno mare di 7 giorni.
A seconda del tipo di safari che si sceglie, il soggiorno mare può anticipare o seguire il safari.
Mi spiego.
Se opti per il Masai Mara e atterri a Nairobi, puoi partire subito per il Safari. Se invece atterri a Mombasa, puoi fare prima il soggiorno mare a Malindi o Watamu e poi fare il safari.
In ogni caso, si può aggiungere tranquillamente un soggiorno mare al safari in Kenya.
Consigli per organizzare il safari
- Scegliere un tour operator specializzato o una agenzia locale riconosciuta esperta di safari (per intenderci, niente beach Boys!)
- Considera un soggiorno in un lodge
- Prevedi un minimo di tre giorni per scoprire la bellezza primitiva del Masai Mara
Se sogni l’Africa, inizia dal Kenya. Non sarà solo un viaggio, sarà un ritorno a una parte di te che avevi dimenticato.
Se stai cercando un viaggio che vada oltre la semplice vacanza, che ti emozioni, che ti sorprenda e che – magari – ti faccia anche un po’ riflettere… allora il Kenya è il posto giusto per te.
Fai un safari. Dormi nella Savana.
Lascia che il vento della savana ti parli.
E quando tornerai, non sarai più lo stesso.
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