Per lavorare nei villaggi turistici all’estero o in Italia, puoi anche inviare il curriculum ai tour operator.
Quale lavoro si può fare
in Repubblica Dominicana
Molti mi scrivono e mi chiedono quale lavoro si può fare a Santo Domingo. La Repubblica Dominicana è un Paese che offre molte opportunità. Ciò non vuol dire che sia tutto facile. Ecco i consigli che mi sento di dare, anche in base alla mia esperienza.
Che lavoro si può fare a Santo Domingo?
Prima di entrare nel merito di possibili lavori che si possono fare in Repubblica Dominicana, ti do alcuni consigli dettati dalla mia esperienza per aumentare le probabilità di posizionarsi nel mercato dominicano.
Impara le lingue
Prima di pensare che lavoro si può fare a Santo Domingo e prima di candidarti a qualche struttura turistica o azienda locale è bene che impari lo spagnolo e anche altre lingue come l’inglese e il francese, le più diffuse nell’isola. Ricordati anche di redigere il curriculum vitae nella lingua locale.
Non pensare di fare il dipendente
Tra le possibili soluzioni che offre la Repubblica Dominicana, c’è anche quella di fare il dipendente, ma che ti sconsiglio per due motivi:
- non c’è lavoro per i dominicani, figuriamoci per gli italiani;
- se trovi un lavoro da dipendente hai lo stipendio governativo, ovvero una miseria. Se vuoi mantenere un minimo di standard italiano, considerato anche che il costo della vita a Santo Domingo è alto, devi avere un buon stipendio, non meno di 1.500 euro al mese, che un lavoro da dipendente a Santo Domingo, appunto, non ti garantisce, a meno che non riesci per esempio a lavorare nel turismo con un tour operator con un contratto italiano.
Meglio aprire un’attività, ma valuta bene il mercato
Meglio quindi aprire una attività. Ma anche aprire un’attività non è facile perché molte attività falliscono, chiudono dopo un paio di mesi per essenzialmente due fattori: il settore scelto è saturo (per esempio, troppi ristoranti) e non si avevano le competenze giuste. Quindi:
- scegli di fare l’imprenditore solo se hai un buono spirito per gli affari;
- fai un’accurata analisi di mercato e conquista fette di mercato non ancora sature. Non aprire un ristorante dove ce ne sono già mille;
- apri un’attività solo se hai un buon capitale da investire e che ti protegga almeno il primo anno quando i guadagni serviranno per coprire le spese;
- valuta bene la zona dove investire, perché non tutte le aree sono uguali;
- gli affitti nelle zone turistiche sono molto alti, quindi se puoi compera il locale; nel caso accertati che abbia il titolo di proprietà, cioè di provenienza;
- apri un’attività solo se hai le giuste competenze: non ti improvvisare per esempio cuoco se non hai mai cucinato un uovo in padella o farmacista se hai una laurea in Lingue;
- se, invece, vuoi rilevare un’attività già esistente fatti delle domande e informati bene: per esempio, perché l’attività si vende? Qual è il bilancio (chiedi magari documenti e contabilità)? Qual è il tipo di clientela? Ci sono lati oscuri?
- non mollare niente in Italia, né il lavoro (se ce l’hai difendilo con unghie e denti) né la casa. Ma di prendersi piuttosto un’aspettativa o comunque di provare a vivere qualche mese prima di fare, se si decide di fare, il grande passo.
Lavorare nei villaggi turistici
Lvorare nei villaggi turistici di Santo Domingo può essere un ottimo compromesso per fare il dipendente con stipendio italiano.
Lavorare nei villaggi turistici di Santo Domingo è un buon compromesso, secondo me, per approcciarsi all’isola e capire se può piacere, prima di decidere di trasferirsi definitivamente. Il mio consiglio però è riuscire a strappare un contratto già dall’Italia, così non solo hai un contratto ma anche garanzie e professionalità.
Investire nel mattone o in banca
Per quanto mi riguarda, in base alla mia esperienza, a meno che non vuoi esportare sull’isola qualcosa di estremamente innovativo e utile, sconsiglio aprire un’attività: bar, ristoranti, negozi di souvenir, agenzie di escursioni ce ne sono fin troppi.
E chi ci prova, chiude. E tieni conto che non perché ti trovi in un Paese del Terzo Mondo ti puoi improvvisare: se in Italia non hai mai fatto un uovo in padella, non puoi pensare di aprire un bar/ristorante a Santo Domingo, solo perché la burocrazia è più snella rispetto a quella italiana.
Un settore però non è mai in crisi, un po’ ovunque: quello immobiliare, anche perché non si può pensare di vivere o fare una vacanza in un luogo virtuale. E lo dico anche per esperienza. Il 90% delle richieste che ricevo tramite blog, sito e pagina Facebook riguardano affitti e acquisti/vendita di case.
L’importante è, come sempre, affidarsi a professionisti seri che sappiano onestamente gestire la tua casa durante la tua assenza e/o rilascino il titolo di proprietà dell’immobile in caso di acquisto e garantiscano case di qualità. Come queste.uro.i
Se hai tanti soldi (almeno 100mila euro) puoi invece pensare di vincolarli in banca, in moneta locale; i tassi attuali sono molto promettenti.
Internazionalizzare le aziende
Il business dell’internazionalizzazione oggi vale circa 4miliardi di euro. Nel corso degli ultimi anni la Repubblica Dominicana si è trasformata profondamente, passando da un’economía basata solo su alcuni prodotti agricoli, come zucchero, tabacco, cacao, a una società completamente diversificata, vibrante e moderna. Tutto questo fa della Repubblica Dominicana una eccellente Nazione dove sviluppare nuovi business, in un mercato in crescita che garantisce un potenziale di ricavi a lungo termine.
il Paese ha infatti conseguito riforme significative, come la riduzione dei tempi di apertura di attività commerciali e produttive e l’istituzione del registro di proprietà. Ecco altri motivi principali per investire a Santo Domingo:
- turismo,
- facilità della lingua,
- esenzione dalle tasse per 10-15-20 anni,
- Paese democratico con un Governo stabile e moderno,
- ottimo apparato legale a supporto degli investimenti stranieri,
- accesso preferenziale al mercato degli Stati Uniti, dell’America Centrale e dell’Europa,
- forza lavoro multilingue, competitiva e qualificata,
- moderne infrastrutture per il trasporto,
- infrastrutture di telecomunicazioni avanzate e sicure,
- costi competitivi,
- nessuna imposta o diritto doganale per l’importazione di materie prime,
- zone franche,
- libero commercio,
- qualità di vita elevata.
Le leggi che offrono incentivi ad alto valore:
- legge 171/07 per pensionati e soggetti da rendita da fonti straniere: l’obiettivo è concedere ai pensionati e ai soggetti che percepiscono una rendita economica da investimenti esteri, che risiederanno in Repubblica Dominicana, stessi benefici e estensioni concesse per gli investitori stranieri residenti all’estero;
- legge 08/90 per beneficiare di zone franche industriali con esenzione imposte per 10-15-20 anni: lo scopo è incentivare la creazione di nuove zone franche di esportazione, così come sviluppare già quelle esistenti, per mezzo dell’attuazione del suo regolare funzionamento;
- legge 392/07 per la competitività dell’industria: l’obiettivo è creare una struttura istituzionale che stimoli il rinnovamento, la innovazione e modernizzazione industriale, per conseguire una maggiore diversificazione dell’apparato produttivo dominicano attraverso l’incentivo di distretti e parchi industriali;
- legge 57/07 per le energie rinnovabili: lo scopo è incentivare lo sviluppo di nuove forme di energie provenienti da risorse naturali rinnovabili che minimizzino l’impatto dannoso all’ambiente, mediante il conferimento di incentivi fiscali che motivino le imprese a produrre energia mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili;
- legge 28/01 per gli insediamenti industriali alla frontiera con Haiti come le province di Pedernales, Indipendencia, Elías Piña, Dajabón, Montecristi, Santiago Rodríguez y Bahoruco: l’obiettivo è promuovere lo sviluppo e la crescita economica delle zone frontaliere;
- legge 16/95 per gli investimenti stranieri. I beneficiari sono l’investitore straniero, il coniuge e figli. Lo scopo è garantire un trattamento paritetico e non discriminatorio per l’investitore straniero, con la possibilità di rimpatriare all’estero in moneta di qualsiasi valuta il 100% del capitale investito e anche i benefici ricavati dall’investimento;
- legge 56/07 per l’industria tessile. Poiché sono considerati di priorità nazionale i settori di pertinenza alla catena tessile, lavorazione di pellame, fabbricazione di calzature, manifattura del cuoio, l’obiettivo è conferire all’industria tessile un trattamento fiscale speciale, simile a quello conferito nelle zone franche;
- legge 84/99 per le esportazioni: lo scopo è l’eliminazione del carico impositivo risultante dai materiali incorporati nei prodotti esportati;
- legge 158/01 per il turismo: l’obiettivo è incentivare lo sviluppo e la costruzione di progetti con finalità turistiche in diverse zone geografiche del Paese.
- legge 108/10 per la produzione cinematografica: lo scopo è incentivare lo sviluppo dell’industria cinematografica come meccanismo per la diffusione della cultura dominicana e dello sviluppo economico.
Nuove professioni del futuro
Molti mi scrivono che vogliono trasferirsi a Santo Domingo e mi chiedono che lavoro possono fare. Rispondo quasi sempre che non solo l’Italia è in una fase di cambiamento, ma tutto il mondo. Ora si lavora prevalentemente con e su internet. Anche se ti trovi su sabbia corallina in mezzo alle palme e sotto il sole. Dall’e-commerce, ai siti di viaggi, ai blog, a varie piattaforme per creare business. Anche ai Caraibi l’on line va alla grande.
Il mondo è cambiato, da ogni punta di vista. Non serve cambiare Paese se prima non cambi quello che c’è dentro di te. Se non sei tu ad adeguarti a un mondo che cambia. Perché tutto il mondo è in evoluzione non solo l’Italia. Quando decisi di farmi un anno sabbatico, scelsi la Repubblica Dominicana perché volevo vivere in modo un po’ selvaggio e primordiale. Eppure anche lì per vendere il cocco si usa Instagram! E allora capii che dovevo cambiare io. E, come dice lo spot di Poste Italiane in onda in questo periodo, cambiare è il modo migliore per crescere. Ecco alcuni paragrafi interessanti del libro.
Ho vissuto un anno in Repubblica Dominicana, periodo più che sufficiente per fare le opportune valutazioni. Io per esempio, non aprirei mai un’attività in quel Paese, se pur bello. E forse in nessuna altra parte del mondo. Il mio lavoro è diventato il mio pc. In questo preciso momento in cui scrivo, per esempio, non sono a casa, e nemmeno nella mia regione. Eppure sto lavorando. Con i miei lavori, finalmente posso lavorare ovunque e quando voglio, senza dover rendere conto a nessuno o interfacciarmi con realtà locali di altri Paesi spesso difficili. E questo non è poco, e non ha prezzo.