Sono una persona molto ansiosa e viaggiando molto, nel corso degli anni, ho dovuto trovare una tecnica che attenuasse la mia ansia. Specifico: non ansia per volare ma ansia nel preparare la valigia! Odio fare la valigia, mi agita tantissimo. Ecco perché sono dovuta correre ai ripari per imparare a viaggiare senza ansia da… organizzazione e valigia!
Viaggiare senza ansia:
la mia tecnica
Impara a gestire l’ansia
Viaggiare senza ansia: fai un doppione di tutto (o quasi)
- capi e accessori per la spiaggia, come infradito (tanto in città nel mese di dicembre non ti servono!), telo mare, borsa per la spiaggia (se non devo andare al mare, possono comunque servire per esempio per andare in una spa);
- creme solari, anche queste inutili nei mesi invernali cittadini, e in bagno o altrove portano via spazio a cose invece più utili;
- passaporto, così non devo impazzire per cercarlo (mi è successo con tanto di possibile immediato infarto!) perché so che può essere solo in un posto, ovvero nella valigia;
- taccuini e penne, che avendone tanti posso tranquillamente tenerne un po’ in valigia;
- prodotti beauty, come crema viso, struccante, taglia unghie, pinzette per le sopracciglia, spazzolino e dentifricio: non so te ma io ho davvero tanti prodotti beauty, spesso regalati da amici o brand, che anche molto di questi possono stare tranquillamente in valigia;
- farmaci, il mio tasto dolente, essendo ipocondriaca: se sono farmaci abbastanza usati durante l’anno, come paracetamolo e antiinfiammatori, ne tengo sempre una confezione in valigia; se sono farmaci “una tantum” o più specifici per il viaggio, come un antistaminico, tengo solo una confezione in valigia così evito gli sprechi in caso di scadenza. In più tengo sempre nella valigia almeno due scatole dei miei farmaci per il mal di testa: se me li dimentico è un grande problema;
- una lista di numeri utili, per esempio i numeri verdi in caso di furto, blocco o smarrimento delle carte di credito.
In pratica tengo nella valigia un doppione di tutto, o quasi. Così se devo partire velocemente aggiungo solo poche cose. Per esempio, se devo partire per una meta calda, aggiungerò in valigia qualche vestito leggero e gli attrezzi per fare foto e video. E comunque io parto sempre leggera, con il minimo indispensabile, di certo non con dieci paia di scarpe o dieci borse. È più facile che in valigia ci siano due crocchette per gatti, non si sa mai!
5 modi per viaggiare sereni
Di seguito, 5 modi per viaggiare sereni e godersi in pieno la propria vacanza.
Organizzati in tempo
Se fai una vacanza all’estero, specie se lunga, organizzati in tempo per quanto riguarda burocrazia e sanità. Io mi organizzo con largo anticipo perché sono molto ansiosa e ipocondriaca. Inizio infatti con l’elenco dei farmaci da mettere in valigia. Poi raccolgo in una cartellina tutti i documenti e dati vari che mi possono servire come numero da contattare in caso di furto della carta di credito. Sono partita per il mio anno sabbatico in Repubblica Dominicana a fine settembre di due anni fa e avevo iniziato a fare la valigia a giugno. D’altronde, riesco ad andare in ansia anche per tre giorni in Liguria. Conosco persone che fanno la valigia praticamente in aeroporto. Io morirei. In realtà infatti non mi agito per il volo, per gli spostamenti, per trovarmi magari dall’altra parte del mondo. Mi agito per l’organizzazione del viaggio, lungo o corto che sia. Sono così, sempre.
Informati su eventuali vaccinazioni
Rivolgiti per tempo, almeno un mese prima della partenza, a un centro di profilassi internazionale o di medicina dei viaggi nella tua Asl che ti indicherà i rischi presenti nella meta scelta e le misure di profilassi necessarie. Se vai in un Paese tropicale è importante che godi di un buono stato di immunizzazione contro alcune infezioni molto comuni e diffuse come il tetano, la difterite, la poliomielite; l’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda anche l’epatite A. Per andare in Repubblica Dominicana non servono vaccinazioni. Io però, ovviamente, essendo ansiosa e ipocondriaca, non me ne sono fatta mancare nemmeno una. Alcune le avevo già, altre no. In Repubblica Dominicana dovevo viverci per tanto tempo e non conoscevo il Paese. Quando sono partita l’Asl mi aveva detto che c’erano stati casi di colera in Repubblica Dominicana e quindi ho fatto la rispettiva vaccinazione. Poi sapendo che sarei stata a contatto con molti bambini ho fatto anche quella contro il morbillo, la meningite meningococcica e la febbre tifoide. Informati poi sulla situazione socio-politica del Paese (www.viaggiaresicuri.it) in cui è possibile anche registrare il proprio viaggio con la funzione “dove siamo nel mondo”.
Fotocopia i documenti
Per evitare di perdere i documenti originali, come il passaporto, fai le fotocopie e muoviti in loco con quelle. Oltre ai documenti di viaggio, porta con te, sempre in fotocopia, il gruppo sanguigno e il certificato delle vaccinazioni eseguite. Se soffri di malattie croniche come diabete e asma, fatti scrivere dal medico un certificato anche in inglese che descriva le condizioni di salute e le prescrizioni da seguire in caso di necessità. Segnati poi in un quaderno i contatti dei familiari, il numero di telefono da contattare in caso di smarrimento della carta di credito e il numero di telefono dell’Ambasciata.
Tieni le medicine a portata di mano
La scelta dei prodotti da portare in viaggio dipende dalle caratteristiche del viaggio, come la destinazione, la durata, l’organizzazione. I farmaci abitualmente utilizzati è meglio metterli nel bagaglio a mano. Ecco i principali dispositivi e farmaci che dovrebbero far parte di una farmacia di viaggio: analgesici ed antipiretici (es. paracetamolo), antibiotici a largo spettro cioè in grado di coprire le principali infezioni delle vie aeree e urinarie, antidiarroici, antispastici, anti-istaminici, pomata oftalmica antibiotica, pomata antiistaminica e/o cortisonica per scottature o punture di insetto, antiacidi, siringhe monouso, termometro, cerotti, bende, garze, repellenti cutanei contro gli insetti, insetticidi ambientali e i farmaci abitualmente assunti in quantità sufficiente per tutta la durata del soggiorno.
A Santo Domingo e Djerba comunque in genere si trovano tutti i farmaci e ti devo dire che da questo punto di vista è un Paese molto sviluppato. Non solo appunto i farmaci più comuni si trovano ovunque senza problemi (oltretutto ricorda che a Santo Domingo i farmaci vengono venduti sciolti, quindi puoi acquistare anche solo una pastiglia!) ma trovi anche prodotti per la cura del corpo e dell’igiene personale anche dei bambini di brand molto importanti.
Tutela la tua salute con una buona polizza
Quando si è all’estero bisogna avere un’ottima assicurazione sanitaria. A Santo Domingo per esempio la sanità è carissima. Mi ricordo un anno, era il 2009, ero in vacanza in un resort di Bayahibe e ho avuto un’intossicazione alimentare (e pensare che in un anno ho mangiato ovunque e non mi è mai successo nulla, i dominicani sono un popolo molto pulito e igienico). Mi portarono in una clinica privata de La Romana, per me era eccessivo, ma solo ora comprendo il motivo di tanto interesse per la mia salute. In poche parole, due giorni e una notte in clinica mi sono costati circa 600 euro! Per fortuna avevo l’assicurazione. Anche in questo sono molto ansiosa e per viaggiare in modo sicuro evitando il peggio mi tutelo finché posso. Con una assicurazione che mi copra a 360 gradi. Quindi ti consiglio di stipulare un’assicurazione privata che garantisca le eventuali spese sanitarie all’estero compreso il rimpatrio in Italia.
Cos’è l’ansia pre-partenza?
L’ansia pre-partenza è un disturbo che si manifesta spesso in prossimità di un viaggio e in particolare nelle persone già predisposte a disturbi di ansia. La gestione dei preparativi, l’organizzazione degli spostamenti, l’aereo… possono diventare cause di stress e di ansia. Quasi sempre ciò è dovuto a motivazioni più profonde, per esempio ad alcune paure come quella di stare male lontano da casa, specie se – come me – si viaggia da soli, la paura che possa accadere qualcosa di spiacevole, la paura di non capire la lingua del posto… In casi seri, questo disturbo può trasformarsi in attacchi di panico (a me è successo pure questo!) e potrebbe richiedere l’intervento di uno specialista.