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Perché comprare casa
in Repubblica Dominicana
Hai mai sognato di vivere o avere una seconda casa, magari da mettere a reddito quando non ci sei, in Repubblica Dominicana? Beh, non sarebbe proprio una brutta idea. Perché comprare casa in Repubblica Dominicana è sempre di più una buona e saggia scelta. E sai perché? Perché il settore turistico rappresenta una delle fonti principali dell’economia del Paese con coinvolgimento di riflesso, in particolare, dei settori delle costruzioni, dei trasporti e dei servizi. Per chi è alla ricerca di investimenti immobiliari, quindi, la Repubblica Dominicana offre molte opportunità.
Ora vediamo nel dettaglio com’è strutturato il mercato immobiliare dominicano, con la consulenza di un importante studio legale i cui contatti li puoi avere scrivendomi.
Il settore immobiliare dominicano è tra i più trainanti
Secondo uno studio realizzato negli Stati Uniti dedicato all’indice di qualità del turismo nei Caraibi, la Repubblica Dominicana, tra i 28 paesi analizzati, si trova in prima posizione come destinazione turistica innanzitutto per l’ampia offerta di intrattenimento, connessioni di trasporto con altri Paesi e per l’offerta alberghiera ma anche per le attrazioni sportive e di avventura e per la variegata proposta gastronomica.
Infatti, negli ultimi dieci anni la Repubblica Dominicana si è trasformata profondamente, passando da un’economia basata solo su alcuni prodotti agricoli, come zucchero, tabacco, cacao, a una società completamente diversificata, dinamica e moderna.
Inoltre, la Repubblica Dominicana ha registrato la crescita più significativa negli arrivi turistici di tutta la regione caraibica dal 2019 a oggi, passando da 6,4 milioni di visitatori a oltre 10 milioni.
Senza dimenticare che il Paese è caratterizzato da una democrazia forte e duratura da più di 45 anni. Vanta infatti un quadro sociale e politico stabile, con un Governo moderno e aperto guidato da uomini qualificati.
Molte riforme anche per le nuove costruzioni
La Repubblica Dominicana è il primo Paese che nel 2008 ha realizzato importanti riforme, come quella per promuovere lo sviluppo e la crescita economica delle zone frontaliere di Haiti, a favore degli investimenti stranieri, e per incentivare lo sviluppo e la costruzione di progetti con finalità turistiche in diverse zone geografiche del Paese. Leggi che hanno coinvolto importanti settori, tra cui:
- il turismo,
- il minerario,
- le costruzioni,
- la manifattura,
- i trasporti,
- il commercio,
- l’energia,
- le zone franche.
6 motivi per comprare casa in Repubblica Dominicana
Premesso questo, ecco i 6 motivi per comprare casa in Repubblica Dominicana.
È un bene prezioso e un investimento
L’economia generale italiana negli ultimi anni ha subìto un forte stop. E oggi un immobile in Italia non rappresenta più quell’investimento che rappresentava cinque anni fa, per via anche di tutte le tasse. Mentre in Repubblica Dominicana il mercato immobiliare è come quello che c’era in Italia cinquanta anni fa. Si compera e si vende facilmente e l’investimento può essere gestito anche dall’Italia.
Le tasse si pagano una volta sola
Tra il mercato immobiliare italiano e quello dominicano ci sono differenze. Per esempio, grandissime differenze ci sono per quanto riguarda costi di trasferimento e pagamento delle tasse di una proprietà immobiliare. Un contratto di compravendita ha un costo di circa 15.000/20.000 RD$ con timbro del notaio e le tasse da pagare sono il 3% del valore dichiarato nel contratto, che si paga una sola volta. Mentre le regole di gestione di un condominio in Repubblica Dominicana sono esattamente le stesse di quelle di un condominio in Italia.
Prezzi abbordabili per tutti
Investire nel mattone Dominicano conviene perché il mercato immobiliare è in forte espansione. I costi per gli acquisti dei terreni e della mano d’opera sono ancora contenuti. E ci si può permettere veramente case o ville da sogno che certamente il mercato non solo italiano ma anche europeo non permette. Per non parlare dei posti magnifici in cui si può vivere.
È possibile vivere di rendita
In Repubblica Dominicana è ancora possibile vivere di rendita. Però questa possibilità va colta rapidamente. Così si recupera anche uno stile di vita più sano, perché si avrà più tempo libero per gli affetti personali, la casa, i propri hobbies, andare a crogiolarsi al sole o a farsi cullare dalle acque cristalline… Le case sulle isole caraibiche garantiscono ottimi rendimenti nel mercato delle case vacanza. Per esempio una settimana a Bayahibe in un bilocale costa a partire da 600 dollari, a Las Terrenas da 800 dollari.
Paese stabile e giovane
La Repubblica Dominicana a differenza di tanti altri Paesi oggi in guerra o in fermento è un Paese stabile con un governo giovane e dinamico. Avere un punto di riferimento, come una casa, in un posto lontano e di non scarso interesse strategico non è qualcosa da sottovalutare.
Canale diretto con l’America
Avere una casa in Repubblica Dominicana permette di potersi spostare e visitare in maniera approfondita Cuba, Panama, Bahamas, Miami e altri meravigliosi posti. E si hanno anche molte opportunità per esempio se si hanno figli, che potranno imparare facilmente due lingue, lo spagnolo e l’inglese, e frequentare un domani una Università americana.
Quindi ricapitolando, è possibile:
- acquistare una casa per uso proprio o metterla a reddito, ovvero per affittarla;
- acquistare una casa per rivenderla in un futuro anche prossimo contando su una possibile rivalutazione della stessa a seguito dello sviluppo del Paese;
- investire nell’industria delle costruzioni turistiche nelle zone oggetto delle riforme al momento economicamente convenienti.
A livello di prezzi, in Repubblica Dominicana ci sono molte differenze tra le diverse aree del Paese. Quindi i costi di acquisto o di affitto variano decisamente a seconda per esempio della zona e del tipo di immobile. Puoi investire a Las Terrenas, o a Bayahibe o ancora a Bavaro Punta Cana o nella capitale. Ma cambiano i prezzi. In genere a seconda appunto di zona e tipologia di appartamento, i prezzi oggi partono da 50.000 euro.
5 cose da sapere per comprare casa senza sorprese
Bisogna però tutelarsi per evitare fregature. La Repubblica Dominicana non è un Paese complicato, ha le sue regole scritte ma ancor di più sono quelle non scritte. Il famoso sapersi muovere è fondamentale. È importante quindi sincerarsi con cui si sta parlando e tenere gli occhi bene bene aperti.
Ecco 5 cose da sapere per evitare fregature e fare un acquisto bonario e sereno.
La legislazione
Il diritto di proprietà e le operazioni immobiliari in Repubblica Dominicana sono regolate dalla Costituzione della Repubblica, dal Codice Civile e dalla Legge 108/05 sul Registro immobiliare e i suoi regolamenti. La Legge 5038 del 1958 e le sue modifiche regolano il regime di condominio, chiamato negli altri paesi ispanici “proprietà orizzontale” o “comunità di proprietari”.
Il registro immobiliare
In Repubblica Dominicana si stanno sanificando le proprietà immobiliari per cui viene emesso a favore al proprietario un certificato di titolo come prova dei suoi diritti sull’immobile. I certificati dei titoli possono contare sulla garanzia assoluta da parte dello Stato e sono opponibili a tutto il mondo. Inoltre, il loro contenuto si presume certo in relazione all’indicazione del proprietario dell’immobile, così come rispetto a qualunque altro diritto o interesse che possa pregiudicarlo. Pertanto, per esempio, in caso d’acquisto di un immobile registrato, l’acquirente non deve cercare più informazioni di quelle che sono contenute nel registro dei titoli.
La promessa di vendita
La maggior parte delle operazioni immobiliari in Repubblica Dominicana iniziano con la sottoscrizione di un contratto preliminare di compravendita o patto d’opzione, in virtù del quale l’acquirente consegna un deposito, un anticipo o una riserva al venditore o a un terzo, e il venditore si impegna ad alienare la sua proprietà all’acquirente secondo i termini indicati nella promessa o patto di opzione. Il contratto viene sottoscritto dalle parti in presenza di un notaio, il quale certifica che le firme sono state poste in sua presenza. La promessa o patto di opzione deve contenere una descrizione dettagliata di tutti gli aspetti rilevanti della negoziazione, come la descrizione della proprietà, il prezzo di vendita, la modalità di pagamento. Inoltre la sua funzione è regolare la compravendita dall’inizio fino a al versamento completo del prezzo pattuito e alla sottoscrizione del contratto definitivo di compravendita, che servirà per trasferire la proprietà all’acquirente.
La verifica dei requisiti
Le verifiche previamente necessarie per concludere la compravendita di un immobile sono, in particolare, riguardano:
- lo stato giuridico dell’immobile nel Registro dei titoli corrispondente;
- l’ubicazione della proprietà da parte di un geometra iscritto al collegio;
- l’utilizzo dell’immobile ai fini richiesti dall’acquirente;
- lo stato ambientale e occupazionale dell’immobile;
- le capacità e le qualità del venditore per trasferire l’immobile all’acquirente.
Il contratto definitivo
Anche il contratto definitivo di vendita si sottoscrive davanti a un notaio. Questo contratto ha la finalità di trasferire il diritto di proprietà sull’immobile venduto dal proprietario all’acquirente ed equivale a una scrittura pubblica utilizzata in Spagna e nell’America Latina.
Dopodiché il contratto definitivo di compravendita viene depositato presso l’ufficio locale della Direzione generale delle imposte interne (Dgii) affinché quest’ultimo proceda alla tassazione dell’immobile comprato al fine di determinare l’ammontare dell’imposta sul trasferimento da corrispondere.
La Dgii verifica se il venditore sia in regola nel compimento di tutte le obbligazioni fiscali e incarica un ispettore affinché proceda alla tassazione. Ottenuta la tassazione della proprietà e pagata l’imposta sul trasferimento (3% del valore scale dell’immobile), il contratto definitivo di vendita e il certificato di titolo della proprietà venduta si depositano, insieme alla documentazione fornita dalla Dgii, presso il Registro di titoli corrispondente alla giurisdizione nella quale si trova l’immobile comprato.
Una volta iscritta la compravendita nel Registro di titoli, viene emesso un nuovo certificato di titolo a nome dell’acquirente, e il certificato del venditore viene cancellato. Il compratore si considera proprietario dell’immobile a partire dal preciso momento in cui iscrive la vendita nel Registro di titoli.