Perché visitare il sud ovest dominicano

Oramai lo ripeto fino all’infinito: la Repubblica Dominicana non è solo Bayahibe e Punta Cana, ma molto altro. La Repubblica Dominicana è un Paese che offre tantissimo e che vanta per esempio un meraviglioso ecoturismo. Da anni il Governo dominicano sta spingendo nel far conoscere i (veri) tesori dell’isola, partendo dalla capitale Santo Domingo, passando per la costa nord e arrivando fino alla costa sud ovest ancora poco conosciuta. Dove si trovano Barahona e Pedenarles. 

Resort, villaggi all inclusive, ogni tipo di comfort… ma perché non fare un viaggio alla scoperta del sud dominicano? Ovvero nella regione di Pedernales, che si trova appunto all’estremità sud-occidentale della Repubblica Dominicana, al confine con Haiti. È un concentrato di natura, storia e spiagge uniche completamente fuori dai circuiti del turismo di massa: paesaggi aspri, puri, incontaminati sono lì pronti ad aspettarti! Una vera costa paradisiaca, scelta tra l’altro dal famoso designer dominicano Oscar de la Rent come setting tropicale per le sue fotografie che fanno il giro del mondo sulle principali riviste di moda internazionali.

Un vero e proprio scenario selvaggio, dove a tratti non sembra nemmeno di essere ai Caraibi, accolti da maestose scogliere e montagne.

Per chi vuole l’autenticità dell’isola

Ci sono tante cose da vedere in Repubblica Dominicana. Luoghi must come l’isola Saona, l’isola Catalina e la capitale Santo Domingo, e altri luoghi ancora sconosciuti, emergenti ma che daranno presto filo da torcere alle zone più gettonate e che si trovano lontano dalle zone turistiche.

Per esempio, si trovano nella parte più profonda della regione sud-occidentale della Repubblica Dominicana, che è infatti geograficamente lontana dalle principali mete turistiche del Paese. E se vorrai spingerti fin là, sappi che scoprirai un altro mondo, anzi, la perla del Sud. Perché si imbatterà in riserve e parchi con il massimo livello di biodiversità del Paese, correnti e spiagge ideali per il surf, cascate di acqua dolce trasformate in parchi acquatici, piantagioni che producono alcune delle migliori miscele di caffè del Paese.

Molti sono i chilometri per raggiungere la regione. Ma ne varrà davvero la pena! Perché la Repubblica Dominicana è un paese di enorme grazia e intensità. Straordinari paesaggi a perdita d’occhio, terreni ricolmi di minerali, parchi nazionali e campi di canna da zucchero. 

Spiagge caraibiche più esclusive, meravigliose continuamente bagnate dal sole, caratterizzate da una atmosfera di pacifica solitudine. A contatto con una natura incontaminata e con la sua splendida e variegata fauna. Angoli unici per riconciliare lo spirito, in modo intimo e profondo. Non solo. Potrai conoscere la semplicità, generosità e dignità dei suoi abitanti.

È il sud ovest dominicano, tra Barahona e Pedernales, che rivela una natura generosa, tra le più protette del Paese. Se vuoi conoscere una Repubblica Dominicana alternativa, non puoi non visitarlo. 

sud ovest dominicano

Zona selvaggia e ricca di attrazioni

L’intera provincia di Barahona, con la sua natura selvaggia, le bellissime spiagge, le specie animali uniche al mondo, i parchi naturali, le montagne e le lagune, è una meta perfetta per veri avventurieri. 

È stato il leggendario luogo della rivolta degli indios contro i conquistadores che portò a una guerra breve ma molto violenta. Per più di un secolo l’attività principale di Barahona è stata la pesca mentre oggi ha una economia basata prevalentemente sulle piantagioni di canna da zucchero e sull’estrazione di sale, gesso e bauxite.

Qui, potrai imbatterti in veri paradisi tropicali, giungle tropicali, parchi naturali, boschi subtropicali, cascate di acqua dolce, grotte, fiumi, sentieri ecoturistici, cioè percorsi in mezzo alla natura da fare a cavallo, in bicicletta o a piedi con guide specializzate, e far scorrere le ruote su una terra color mattone (Cabo Rojo). Magari non troverai sempre indicazioni stradali eccellenti, ma se ti perdi, non ti preoccupare, sarà un’occasione per renderti conto della disponibilità e cordialità del popolo dominicano del sud. Sempre in questa zona si trovano:

Partendo da Barahona e seguendo la strada verso sud, lungo la zona del Bahoruco si incontrano alcune tra le spiagge più belle dell’isola. Nella vicina San Rafael si può godere invece della specialità locale, il bagno doppio, ovvero prima nel mare e poi nell’acqua dolce del fiume; qui si trovano anche la laguna dolce di Los Patos e le caratteristiche case di pietra di Enriquillo. Proseguendo sulla strada si giunge alla cittadina di Oviedo, punto di partenza per le escursioni nel Parco di Jaragua.

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Altre cose da vedere nel sud ovest dominicano

Le zone di Barahona e Pedernales sono rimaste selvagge ma ricche di attrazioni. Eccone altre.

  • Il lago Enriquillo, il più grande lago salato dei Caraibi, a 44 metri sotto il livello del mare, vicino ai confini con Haiti. Questo lago, insieme alla Isla Cabritos, forma un parco nazionale protetto che ospita coccodrilli americani, enormi iguane e fenicotteri rosa (per approfondire: Escursione al lago Enriquillo in Repubblica Dominicana).
  • La spiaggia di Bahia de Las Aguilas, un altro Parco Nazionale, con la sua flora e la sua fauna, i suoi campi di cactus; un paesaggio rimasto intatto dal momento della sua scoperta da parte dei conquistadores. Qui ogni anno le tartarughe vengono a riprodursi e a deporre le uova. Ed è in questa stupefacente regione che si trova l’unico giacimento al mondo di Larimar, una pietra semi preziosa di colore azzurro, presente appunto solo in Repubblica Dominicana. Con i suoi 8 chilometri offre un meraviglioso paesaggio carsico, che abbraccia l’intera costa, e un ricco patrimonio floreale marino. Caratterizzata da acqua trasparente e una distesa di finissima sabbia bianca, è considerata da molti la spiaggia più bella di tutta la Repubblica Dominicana e parte integrante del Jaragua National Park. Qui non c’è ombra di hotel, negozi o ristoranti. È possibile raggiungere Bahía de Las Aguilas con un veicolo fuoristrada, oppure via mare, partendo da Cabo Rojo, o ancora prenotando l’escursione con me.
  • Mata de Maìz: si trova presso il comune di Polo, a Barahona, nel sud ovest, ed è una località termale ideale per riposare e rinfrescarsiArroccato a oltre 700 metri sul livello del mare, Polo è famoso per la produzione di caffè biologico. Ogni anno, verso ottobre, Polo celebra il raccolto con il Festicafé, vivace festival dedicato al caffè biologico, che promuove anche la tutela dell’ambiente. Merita una sosta il cosiddetto Polo Magnetico, fenomeno ottico per cui le auto sembrano salire magneticamente per la collina mentre in realtà si procede in retromarcia (io sinceramente non sono riuscita a vedere l’effetto ottico, ma può anche essere che abbia sbagliato punto).
  • La fabbrica di marmellate (ve la consiglio, a me è piaciuta tantissimo!) a cura della cooperativa La Cienaga.

  • I manantiales, grandi pozzi artificiali utilizzati dai dominicani per fare il bagno o stare semplicemente con i piedi in ammollo.

  • Canopy Tour, un’esperienza che permette di sfrecciare tra gli alberi e godere di un paesaggio di grande bellezza con vista sulle montagne della Sierra addentrandosi in una giungla tropicale attraverso un sentiero di cavi sospesi a mille metri d’altezza. 

Nuovi sentieri naturalistici

Oltre ai percorsi già esistenti, al momento si stanno strutturando nuovi sentieri ecoturistici, ovvero percorsi in mezzo alla natura da fare a cavallo, in bicicletta o a piedi con guide specializzate, quali il sentiero de La Virgen e La Casa di Tarzan. Veri e propri esempi di ecoturismo. Questo è solo l’inizio dello sviluppo della regione e quindi dell’ecoturismo a Barahona con l’obiettivo di attrarre più turisti, incrementare il tasso di occupazione e contribuire allo sviluppo delle comunità. Ecco nel dettaglio i nuovi percorsi.

  • Il sentiero de la Virgen: lungo sette chilometri, si trova vicino a una cascata di acqua dolce e include una grotta, chiamata anche Cañada del infierno, che fa parte di un bosco subtropicale umido in una superficie di 800.000 chilometri quadrati. La prima tappa del percorso, che si trova fra i 37 e i 781 metri sopra al livello del mare, permette di addentrarsi nel bosco e vivere un’esperienza sensoriale nella natura più incontaminata ed entrare in contatto con la comunità locale. La seconda tappa è l’ingresso alla Cueva de la Virgen che conduce a un luogo composto da cascate fino a raggiungere la cavità, dove la montagna si apre per lasciare il posto alla spettacolare discesa del fiume nella grotta.
  • Il sentiero Casa de Tarzan: esempio di ecoturismo e turismo sostenibile, prevede un percorso di dieci chilometri da fare a piedi o in sella alle mountain bike fornite da guide e sempre immersi nella natura più selvaggia. 
Se vuoi organizzare un viaggio alla scoperta del sud ovest dominicano, contattami! In qualità di travel designer esperta della destinazione sarò lieta di aiutarti!
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