Perché fare viaggi responsabili
in Repubblica Dominicana

Un italiano su due preferisce l’ecoturismo sostenibile. Dalle stelle di Hollywood alle iniziative verdi degli imprenditori del Bel Paese, il turismo eco-friendly sta spopolando soprattutto tra i giovani. Sono infatti numerosi i progetti italiani e internazionali orientati al turismo sostenibile e all’ecoturismo a dimostrazione che si tratta di un trend in forte crescita. E anche la Repubblica Dominicana non è da meno e si posiziona come una destinazione molto green. Con un ricca offerta ecoturistica.

In quest’ottica è stata formalizzata una proposta di sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030 che, oltre a mettere in luce i tratti distintivi della cultura e della natura e a far conoscere i prodotti artigianali ed enogastronomici dell’isola, darà l’opportunità di creare nuovi posti di lavoro, ampliare la produzione e migliorare la qualità delle infrastrutture locali.

Il Ministero dell’ambiente poi ha già segnalato un incremento di visitatori delle aree protette dell’isola negli ultimi anni e che ha riguardato oltre tre milioni di viaggiatori. Questo testimonia che sempre più il turista è attratto dall’offerta naturalistica della destinazione e sente l’esigenza di abbandonare i circuiti turistici di massa per addentrarsi invece nell’anima green e sostenibile dell’isola del sorriso. E le vacanze alternative vanno bene anche per le famiglie!

Perché si sceglie una vacanza green

Ma quali sono le motivazioni che spingono i turisti a preferire vacanze ecosostenibili? Tra le principali:

  • maggiore consapevolezza del proprio impatto sull’ambiente,
  • desiderio di conoscere le tradizioni culturali ed enogastronomiche locali,
  • volontà di entrare in contatto con la natura e dedicarsi al benessere psico-fisico praticando attività sportive,
  • attenzione al consumo di risorse,
  • sostenere l’economia e dello sviluppo locale,,
  • utilizzo di fonti rinnovabili.

In particolare, fare un viaggio responsabile in Repubblica Dominicana è un  modo per:

  • assaggiare cibi tradizionali, frutto della sapienza e della fantasia delle comunità;
  • acquistare prodotti a km 0;
  • chiedere le ricette da riproporre agli amici una volta tornati a casa e renderete allo stesso tempo orgogliosi i cuochi;
  • evitare gli sprechi alimentari: in Repubblica Dominicana si può chiedere il doggy bag per recuperare il cibo rimasto e portarlo a casa (non vergognarti, in Repubblica Dominicana è normale!);
  • scegliere souvenir di artigiani del luogo, visitare le botteghe, assistere alle lavorazioni (non comprate mai oggetti che derivino da specie vegetali o animali protette).

3 escursioni responsabili ed eco-solidali a Santo Domingo

Sono così stati realizzati veri e propri itinerari eco-solidali e rutas, cioè percorsi, con lo scopo di far  conoscere ai visitatori tutte le fasi della produzione dei principali prodotti locali, quali caffè, cacao e zenzero, dalla coltivazione fino alla vendita al pubblico (per approfondire scopri l’escursione Profumo di caffè).

La via dello zenzero nella provincia di Samana

Presso i villaggi di Los Naranjos e Las Galeras lo zenzero è il protagonista di un progetto volto a promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del territorio ed è quindi l’oggetto principale della ruta dello zenzero. Il percorso è giornaliero ed è coordinato da esperti che spiegano ai partecipanti tutti i segreti della coltivazione di questa radice dalle proprietà benefiche, ormai conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Poi sono previste:

  • la visita al centro di produzione dello zenzero biologico,
  • la preparazione di un piatto tipico a base di frutti di mare e zenzero, di un dessert e di caffè e tè aromatizzati allo zenzero,
  • a fine giornata,  la visita alla splendida spiaggia del Rincon.

Chi lo desidera, può aggiungere escursioni nelle fattorie, degustazioni gastronomiche, sistemazione in strutture comunitarie e partecipazione ad attività e spettacoli tradizionali.

Ruta del cacao a San Francisco de Marcoris

Un altro percorso eco-turistico è la ruta del cacao. Questo tour, a San Francisco de Macoris, permette di scoprire, nelle piantagioni dell’Hacienda La Esmeralda Garcia Jimenez, le fasi della filiera produttiva del cacao, dalla raccolta al confezionamento.

viaggi responsabili in repubblica dominicana

Percorsi del caffè nel Bonao

La ruta del cacao che inizia a San Francisco de Macoris termina nelle province di Salcedo e Bonao. Qui si sviluppa anche la ruta del caffè dominicano. L’itinerario in questo caso si snoda in due percorsi, che prendono il nome da due varietà di caffé – Atabey e Jamao – che a loro volta si biforcano in sei strade lungo le quali è possibile:

  • osservare da vicino uno dei prodotti più caratteristici del Paese,

  • ammirare la perfetta integrazione delle comunità agricole locali con il territorio,

  • assistere alla raccolta dei chicchi di caffè dominicano e allo stesso tempo scoprire gli scenari naturali circostanti e lo stile di vita dei coltivatori del posto.

Chi vuole prendersi tutto il tempo per esplorare le rutas, concedendosi una vera e propria vacanza green, può soggiornare negli ecolodge, strutture autentiche e realizzate con materiali ecologici, nel completo rispetto del paesaggio. E sono meravigliose!!! Scoprile nel post Dove dormire in Repubblica Dominicana: ranch e lodge.

I sentieri di Barahona

In particolare, nella provincia di Barahona sono stati aperti ai visitatori quattro nuovi sentieri turistici che hanno l’obiettivo di promuovere la tutela delle risorse naturali nella zona coinvolgendo anche le comunità locali. Si tratta di luoghi incontaminati e selvaggi, perché tale è la zona di Barahona, incontaminata e selvaggia, dove ogni percorso è davvero un’esperienza unica. Eccoli.

  1. La cueva (grotta) de la Virgen: si trova all’interno del bosco tropicale nel comune de la Cienaga (qua si può visitare anche la fabbrica di marmellate) tra specie naturali e animali rare;
  2. la ruta del Cafè: nel comune di Polo, invece prevederà la visita alla piantagione di caffè biologico di alta qualità;
  3. la bici-ruta: nei dintorni di Paraiso, è un percorso ideale per gli amanti del biking (nel mese di febbraio si tiene il triathlon Barahona Extreme 2015, un evento sportivo che unisce il nuoto e il ciclismo con la corsa);
  4. il rifugio Cachote-Platon: a Paraiso, nel mezzo della foresta del Parque Nacional Sierra de Barohuco, è un luogo ideale per l’avvistamento di uccelli e per osservare la flora tropicale tra cui la bromelia, l’orchidea selvaggia.

Il nord della Repubblica Dominicana è ricco di ecoturismo

Se il sud della Repubblica Dominicana è sinonimo di mare caraibico, la costa settentrionale dell’isola è ideale per gli amanti dell’ecoturismo e dell’avventura. La costa si chiama anche costa dell’ambra per la presenza dell’ambra. Il nord ecoturistico della Repubblica Dominicana è caratterizzato inoltre da acqua del mare temperata con venti che lo hanno reso famoso come paradiso per i surfisti e gli sport acquatici, ma anche per  trekking e golf e per l’eccellente gastronomia.

Da Montecristi a Cabarete passando per Puerto Plata e Sosua: ecco Il nord ecoturistico della Repubblica Dominicana.

In particolare, Puerto Plata è ideale per il turismo responsabile: offre spiagge di sabbia dorata e fine e mare cristallino, valli verde, colline e boschi di alberi di cocco.

Nella provincia di Puerto Plata ci sono molti ecolodge come Sereno de la Montana e in quella prossima orientale de Espaillat, il Tubagua plantation ecolodge (ne ho già parlato in Dove dormire in Repubblica Dominicana: ranch e lodge)  entrambi immersi in una esuberante vegetazione.

Vicino a Puerto Plata ci sono Sosua e Cabarete e playa Dorada e anche molte spiagge naturali lontane dal rumore. Si possono fare ottime colazioni fronte mare al Natura Cabana Boutique hotel e spa a Cabarete, in bungalow costruiti con i principi del feng shui.

La provincia di Montecristi che confina con Haiti ha invece un enorme potenziale per l’ecoturismo grazie alla sua biodiversità. Infatti, l’attrazione più importante della provincia è la sua natura vergine protetta da molti parchi nazionali. Le barriere coralline di Montecristi sono le migliori conservate del Paese. In barca si possono vedere le isole coralline Cayos Siete Hermanos e le vaste mangrovie vergini, mentre le varie spiagge rendono questo luogo speciale per gli amanti dell’avventura. Nelle acque di Montecristi ci sono decine di barche affondate della flotta spagnola dell’epoca coloniale i cui pezzi si possono esplorare anche in acque poco profonde.

Dal piccolo Boutique Hotel El Morro nel centro del Parco Nazionale El Morro di Montecristi si ha una visione splendida di questa zona.

Quando conviene andare in Repubblica Dominicana?

Quando conviene andare in Repubblica Dominicana? Sempre! In Repubblica Dominicana, infatti, fa sempre caldo e quindi il clima è ottimale tutto l’anno. Nei mesi di settembre e ottobre però c’è il rischio di uragani, anche se non è detto che si verifichino. Infatti, quando vivevo in Repubblica Dominicana non ne ho visto uno, ma bisogna mettere in conto che in quei mesi potrebbe piovere.

Se invece vuoi sapere se la Repubblica Dominicana è sicura, ti consigli di leggere il post Santo Domingo è pericoloso?

Se vuoi fare un viaggio responsabile a Santo Domingo, tra acque trasparenti e spiagge di sabbia bianca corallina e scambio autentico con gli abitanti di un’isola indimenticabile, contattami e in qualità di travel designer esperta della destinazione, sarò lieta di aiutarti.

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